venerdì 30 ottobre 2020

La richiesta avanzata nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina in video collegamento con i sindacati

Un tavolo politico mirato al comparto istruzione per affrontare le tante questioni aperte che investono il settore, da quelle legate all’emergenza epidemiologica causata dal Covid-19 a quella riguardante il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto ormai già da due anni. Questa la richiesta avanzata da Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina in video collegamento con i sindacati confederali e di categoria per discutere di Recovery Fund e Legge di Bilancio.

In merito alla diffusione del contagio nelle scuole, Di Meglio ha sottolineato la necessità di rivedere i protocolli di sicurezza e di ottimizzare il coordinamento degli interventi da mettere in campo. “Tra il partito di chi sostiene che le scuole siano ambienti sicuri e sotto controllo e il partito di chi, invece, ritiene troppo rischioso lasciarle aperte, - ha affermato Di Meglio - vige una confusione eccessiva che non aiuta a comprendere la situazione reale. Per questo motivo, abbiamo chiesto più volte, insistendo anche oggi, una maggiore trasparenza sui dati dei contagi nelle scuole, che al momento sono frammentari e non mettono i sindacati nelle condizioni di tutelare appieno la sicurezza dei docenti sul luogo di lavoro”.

Nel suo intervento il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti ha richiamato l’attenzione anche sul contratto integrativo che disciplina DDI e DAD, considerate comunque soltanto un surrogato della scuola in presenza, criticando i tempi troppo stretti dettati per la trattativa e la totale indeterminatezza dei contenuti. Da qui, dunque, un richiamo ai vertici di viale Trastevere affinché “le relazioni sindacali siano, come devono essere, improntate a criteri di reciproca correttezza, contrariamente a quanto avvenuto finora”.

Riferendosi, poi, alla strumentazione informatica per svolgere le lezioni da remoto, Di Meglio ha rimarcato l’iniquità subita da un quarto degli insegnanti italiani, tra precari e educatori dei convitti, a cui non spetta la card del docente.

Di Meglio si è soffermato anche sul concorso straordinario, ribadendo l’ingiustizia perpetrata ai danni dei candidati in quarantena per i quali il ministero si è rifiutato di predisporre prove suppletive.

Sul fronte del rinnovo del Ccnl, infine, il coordinatore nazionale ha chiesto che si apra in tempi rapidi la fase contrattuale e che si reperiscano risorse aggiuntive da destinare al comparto rispetto ai 400 milioni di euro previsti per tutto il pubblico impiego.

Roma, 30 ottobre 2020
Ufficio stampa Gilda Insegnanti

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