COMUNICATO STAMPA

Mercoledì 23 ottobre la Gilda di Treviso, la più grande associazione professionale di insegnanti, celebra la “Giornata Nazionale del Docente”. Per l’occasione il sindacato ha organizzato un’assemblea sindacale ospitata dal Liceo Marconi di Conegliano, dove sono convenuti docenti di ogni ordine e grado per discutere e confrontarsi non solo sul rinnovo del contratto di lavoro ma anche e soprattutto di valorizzazione della professione del docente, che, sostiene la coordinatrice provinciale, Michela Gallina, “passa sicuramente attraverso un riconoscimento economico ma questo da solo non basta.

Il docente deve riacquistare un ruolo di prestigio presso l’opinione pubblica, ruolo che è stato più volte messo in discussione sia da campagne diffamatorie messe in atto da vari governi, sia da un atteggiamento di scarsa attenzione per una professione importantissima e delicata per la formazione delle nuove generazioni. La scuola è stata per troppo tempo relegata a fanalino di coda della pubblica amministrazione sia sotto il profilo professionale che economico. Anche in questi giorni assistiamo al balletto quotidiano di cifre da stanziare da parte del MEF, per la scuola e si tratta sempre di elemosine”. Oggetto di discussione anche l’istituzione dell’area contrattuale separata, di un Consiglio Superiore della docenza (Ordine professionale), l’educazione civica, la proposta di abolizione del bonus merito dei docenti ed i futuri concorsi.

“Ho avuto modo di conoscere il Ministro Fioramonti – prosegue la Coordinatrice Provinciale Michela Gallina - che ha partecipato ad un convegno nazionale organizzato dalla nostra associazione, dimostrando quanto meno attenzione, buona volontà nell’ascoltare e confrontarsi con la categoria che rappresenta e mi auguro si tratti di una svolta culturale. Troppo spesso noi docenti siamo stati mortificati, per non dire offesi, dall’atteggiamento di ministri asserragliati nei loro uffici, distanti dalla categoria, che hanno evitato ogni possibile contatto e scambio di opinioni. Questo atteggiamento si ripropone anche nei talkshow televisivi dove personaggi del mondo dello spettacolo vengono invitati ad esprimersi sulle questioni scolastiche mentre raramente sono consultati i diretti interessati, gli insegnanti, che forse potrebbero parlare con maggiore cognizione di causa. Tale modalità distorta di informazione non fa che alimentare banalità, luoghi comuni e qualunquistici sulla professione dell’insegnante e punta spesso il riflettore sensazionalizzando singole e isolate situazioni aberranti, ignorando invece il lavoro della maggior parte dei docenti che operano con scrupolosa dedizione” e continua: “oggi in contemporanea si stanno svolgendo assemblee in tutte le province d’Italia. Siamo nati come comitato di base, ci teniamo al mantenimento di un contatto diretto fra docenti e sindacato perché in questo consiste la vera rappresentatività: vogliamo condividere le esperienze sentendo dalle fonti dirette cosa pensano e come vivono gli insegnanti nelle scuole, quali sono i problemi di maggior rilievo, quali i motivi di malessere, quali le rivendicazioni. La categoria chiede di essere ascoltata, chiede di parlare delle condizioni di lavoro, è stanca di essere apostrofata con i soliti luoghi comuni”.

 

Treviso 21.10.2019




La Coordinatrice prov.

dr.ssa Michela Gallina

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