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Utilizzazioni e assegnazioni, incontro al Miur
mercoledì 29 maggio 2019
Le OO.SS. hanno presentato una proposta unitaria di modifica della proposta del MIUR
Si è svolto oggi pomeriggio presso il Miur un incontro tra le OO.SS. ed il Miur avente per oggetto il rinnovo del CCNI sulle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie.
Per l’Amministrazione scolastica erano presenti il Capo Dipartimento dott.ssa Palumbo ed il Dott. Ponticiello.
Le OO.SS. hanno presentato una proposta unitaria di modifica della bozza di CCNI che l’Amministrazione aveva consegnato nel precedente incontro. La proposta riguarda prevalentemente modifiche agli artt. 6 bis, 7 ed 8 sui quali ci si è soffermati per illustrarla.
La dott.ssa Palumbo si è riservata di esaminare la proposta delle OO.SS. e farà conoscere la posizione dell’Amministrazione nel prossimo incontro fissato per il 4 giugno.
Chiamata diretta, Di Meglio: accelerare iter Ddl abolizione
giovedì 30 maggio 2019
I tempi stringono, è concreto il rischio di iniziare il nuovo anno scolastico con la chiamata diretta ancora in vigore
La Federazione Gilda-Unams lancia un appello al presidente della 7^ Commissione del Senato affinché si proceda in tempi rapidi all’abrogazione della chiamata diretta dei docenti e degli ambiti territoriali.
In una lettera indirizzata a Mario Pittoni, il coordinatore nazionale della FGU, Rino Di Meglio, sottolinea che “dopo 8 mesi dall’approdo a palazzo Madama, l’iter del disegno di legge non è ancora concluso e il rischio di iniziare il nuovo anno scolastico senza l’abolizione della chiamata diretta è concreto”.
Ricordando l’impegno profuso senza sosta e sin dal primo momento dalla FGU contro la legge 107/2015, Di Meglio pone l’accento sulle ricadute negative prodotte dalla chiamata diretta sulla qualità dell’insegnamento e sulla condizione professionale degli insegnanti.
“I tempi stringono ed è necessario riprendere l’esame del ddl e accelerarne il cammino verso il varo definitivo. L’anno scorso la questione della chiamata diretta fu parzialmente risolta grazie a un CCNI transitorio sulla mobilità. Adesso - conclude il coordinatore nazionale della FGU - ci aspettiamo che a quel primo passo segua il superamento definitivo del meccanismo della chiamata diretta perché la scuola ha bisogno della certezza del diritto”.
Roma, 30 maggio 2019
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Reclutamento, la proposta unitaria dei sindacati
giovedì 30 maggio 2019
Sintesi della proposta presentata dalle organizzazioni sindacali al tavolo tematico
I posti disponibili per il concorso della scuola secondaria saranno circa 48.500 e, secondo la nostra proposta, andranno così suddivisi:
- 24.250 (50%) a docenti con i requisiti ordinari (abilitati, laurea + 24 cfu, etc.)
- 24.250 ai precari con 3 annualità (50%)
Gli obiettivi della proposta:
permettere a tutti i docenti che hanno i requisiti delle 3 annualità (circa 55.000) di abilitarsi, consentendo a coloro che si trovano in posizione utile rispetto ai 24.250 posti di trasformare il proprio contratto, attraverso la fase transitoria, da tempo determinato a tempo indeterminato.
I candidati potranno scegliere liberamente e con consapevolezza per quale regione concorrere ai fini della stabilizzazione.
La procedura è finalizzata alla copertura dei posti e coloro che non rientrano nel contingente che accede alla stabilizzazione si abilitano con i PAS e potranno inserirsi nelle graduatorie d’istituto di seconda fascia. La fase transitoria non è finalizzata a determinare graduatorie permanenti o ad esaurimento, essendo una procedura speciale e una tantum.
Gli aspiranti partecipano alla fase transitoria con la seguente modalità:
- Presentazione della domanda in una sola regione;
- Accesso selettivo per soli titoli (laurea) e servizi finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione;
- I candidati che rientrano nel contingente accedono al PAS in quella regione e contestualmente lavorano su un posto disponibile fino al 31 agosto. Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante è positiva, si procede all’immissione in ruolo con anno di prova;
- Coloro che non rientrano nel contingente svolgeranno il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto.
Il PAS sarà organizzato dalle Università in collaborazione con le scuole.
Per essere efficace, la fase transitoria deve partire dal 1° settembre 2019 e le graduatorie devono pertanto essere pronte entro il 31 luglio 2019.
Requisiti di accesso
Il servizio deve essere stato prestato nella scuola statale per almeno 180 gg. per anno scolastico; vale anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.
Si può partecipare se almeno una delle annualità è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.
La procedura si svolge anche per il sostegno e vi può accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto.
Punti di attenzione
Possibilità di ampliare i PAS (ai soli fini abilitativi) anche ai docenti già di ruolo, in subordine rispetto ai precari.
La sequenza delle immissioni in ruolo (GM 2016, GMRE 2018, concorso straordinario e ordinario) può prevedere una ciclicità (ripescaggio) fino ad esaurimento dei posti disponibili
Assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA
La nostra proposta prevede
- L’indizione di un percorso riservato (e/o mobilità professionale)
- L’eliminazione della prova pre-selettiva per i facenti funzione che partecipano al concorso ordinario
Per la valorizzazione professionale del restante personale Ata – mobilità professionale e posizioni economiche - è stato richiesto un tavolo specifico.
Roma, 30 maggio 2019
Precari, Di Meglio: "Bene Bussetti, successo frutto della lotta"
venerdì 24 maggio 2019
Adesso aspettiamo con fiducia che agli impegni facciano seguito atti normativi concreti
“Apprezziamo e accogliamo con soddisfazione il sì espresso dal ministro Bussetti alla proposta unitaria dei sindacati riguardo i temi del precariato e del reclutamento, si tratta di un successo che è il frutto del pressing operato sul Governo e della lotta intrapresa con l’indizione dello sciopero generale per lo scorso 17 maggio, poi revocato alla luce dell’accordo stipulato il 24 aprile a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte”.
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione.
“Adesso aspettiamo con fiducia che agli impegni facciano seguito atti normativi concreti in grado di fornire una risposta positiva anche agli altri punti contenuti nell’intesa siglata con il Governo, primo fra tutti la questione del rinnovo contrattuale e degli aumenti stipendiali”.
Roma, 24 maggio 2019
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
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