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Dl Semplificazione, Gilda: blocco 5 anni è ghigliottina per docenti
mercoledì 23 gennaio 2019
Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l’emendamento al Decreto
”Costringere i docenti neo immessi in ruolo a restare per almeno 5 anni nella stessa sede di assunzione significa sottoporli a una ghigliottina che rischia di vanificare il risultato, ottenuto con grande fatica nella contrattazione per la mobilità, di eliminare il vincolo di permanenza triennale”. Così Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l’emendamento al Dl Semplificazioni, depositato in Commissioni Lavori Pubblici e Affari Costituzionali del Senato, che prevede il mantenimento per un quinquennio della stessa sede, della stessa tipologia di posto e della classe di concorso per educatori, maestri e professori che hanno ottenuto l’immissione in ruolo.
“Più che semplificare, ci sembra che questa proposta vada nella direzione di complicare e che sia all’insegna della confusione. Cosa accadrebbe, poi, in caso di docenti soprannumerari? Il nostro timore è che si verificherebbe una grave ingiustizia ai danni dei titolari di cattedra più ‘anziani’ sui quali, nonostante vantino un punteggio maggiore, si abbatterebbe la ghigliottina del blocco quinquennale”.
“La continuità didattica è sicuramente un principio da salvaguardare, ma riteniamo che non sia questa la strada da seguire per raggiungerla. A tale proposito - prosegue Di Patre - è bene sottolineare che spesso a minare la continuità didattica sono i dirigenti scolastici che all’inizio dell’anno assegnano le classi a insegnanti diversi da quelli dell’anno precedente. Si tratta di una pratica purtroppo molto diffusa che conosce molto bene chi a scuola lavora ogni giorno”.
“Per quanto riguarda i precari, - afferma, infine, la vice coordinatrice nazionale della Gilda - chiediamo che non si rinvii ulteriormente l’aggiornamento delle Gae fermo già da 4 anni”.
Roma, 23 gennaio 2019
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Somministrazione farmaci e primo soccorso
Primo soccorso e somministrazione farmaci
a cura dell'Avvocato Innocenzo D'Angelo e Michela Gallina
Ci giungono, da un numero sempre più consistente di scuole, segnalazioni di richieste da parte di dirigenti scolastici che pretendono, talvolta anche con veri e propri ordini di servizio, la disponibilità dei docenti ad effettuare prestazioni paramediche.
Petizione per stipendi bassi e scatto 2013
In allegato le cartoline e il file con il foglio per la raccolta delle firme per la quale vi invito ad attivarvi fin da subito. Sarà possibile firmare la petizione anche online al link https://www.change.org/p/giuseppe-conte-stipendi-pi%C3%B9-alti-per-gli-insegnanti
L’iniziativa della petizione al Presidente del Consiglio per la restituzione dello scatto 2013 e l’aumento degli stipendi degli insegnanti è la prima forma di mobilitazione che la Direzione nazionale della Gilda ha intrapreso per riprendersi il potere d’acquisto sottratto ai docenti negli ultimi anni.
Preso atto del clima soporifero che si respira tra i docenti è necessario, così come abbiamo fatto con la Legge 107/2015, iniziare l’opera di coinvolgimento e mobilitazione contro questa parte della Legge di Bilancio per poi intensificare le nostre iniziative contro gli altri interventi del Governo che colpiscono la scuola e i docenti.
L’obiettivo, alla portata della nostra organizzazione, è raccogliere 100.000 firme entro la metà di aprile per avviare una campagna mediatica che sollevi la questione degli stipendi dei docenti italiani e che contribuisca a rivalutare la professione docente sempre più svilita e in crisi di autorevolezza.
I webmaster nazionali e provinciali sono pregati di inserire nei siti il comunicato, i materiali inviati e il link alla petizione.
NB – Le cartoline sono materiale di promozione della petizione e della Gilda (è possibile timbrare con i riferimenti dei provinciali il retro) e non devono essere spedite al Presidente del Consiglio, al quale saranno consegnate solo le firme raccolte.
Cordiali saluti
RDM
Stipendi docenti e scatto 2013, Gilda lancia petizione a Palazzo Chigi
Le firme verranno raccolte in tutte le scuole d´Italia e anche online
La Gilda degli Insegnanti inizia il nuovo anno rilanciando i temi economici più sentiti dalla categoria e lo fa promuovendo una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Le firme verranno raccolte in tutte le scuole d´Italia e anche online attraverso la piattaforma https://www.change.org/p/giuseppe-conte-stipendi-più-alti-per-gli-insegnanti.
"Negli ultimi anni - spiega il sindacato - i docenti hanno subito una sostanziale diminuzione di prestigio, anche a causa della significativa riduzione del potere di acquisto degli stipendi. Buste paga sempre più leggere hanno portato gli insegnanti italiani a diventare fanalino di cosa nell´impietoso confronto con tutti gli altri dipendenti pubblici e con gli insegnanti degli altri Paesi europei". Secondo i dati Ocse ed Eurydice, gli stipendi dei docenti in Germania sono praticamente il doppio rispetto a quelli italiani, per tutti i gradi di scuole e per tutte le anzianità, e molto al di sopra della media europea; anche in Spagna le retribuzioni, soprat-tutto quelle iniziali, si collocano al di sopra della media europea. La Francia ricalca l´andamento europeo, ma con le retribuzioni intermedie più basse, mentre l´Italia si mantie-ne allineata al livello europeo fino all´anzianità di servizio di 15 anni ma segna un netto calo a fine carriera.
"Per cambiare questa situazione indecorosa - afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti - occorre investire maggiori risorse nel rinnovo del contratto, a partire dai fondi del bonus merito che, secondo Di Meglio, "non è un sistema che con-sente di premiare un bravo insegnante: è un incremento del fondo di istituto con soldi messi a disposizione del dirigente per premiare chi fa progetti - dice senza mezzi termine il coor-dinatore della Gilda -. Noi abbiamo proposto che le somme stanziate con la legge 107 per il bonus merito vengano utilizzate per dare un minimo di incremento di stipendio agli insegnanti. Se ci sono soldi, che non vengano sprecati".
Riguardo, poi, allo scippo dello scatto di anzianità 2013, la Gilda sottolinea che il blocco ha effetti su tutti perché ha spostato in avanti di un anno la progressione, con danni consistenti e irreversibili su stipendio e previdenza stimabili mediamente in 7000 euro nell´arco della carriera lavorativa.
Roma, 18 gennaio 2019
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti
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