Home
Edilizia scolastica, Gilda: allarme crolli, intervenire subito
martedì 7 gennaio 2020
Rino Di Meglio interviene in merito ai crolli dei solai avvenuti oggi in un liceo di Massa e in una scuola dell’infanzia di Sassari
“I nostri studenti rappresentano il più grande patrimonio dell’Italia e, come dimostrano le tragedie sfiorate di questa mattina a Massa Carrara e a Sassari, è urgente un piano straordinario di investimenti per metterlo in sicurezza e ristrutturare gli edifici scolastici”.
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene in merito ai crolli dei solai avvenuti oggi in una classe del liceo pedagogico ‘Giovanni Pascoli’ di Massa e in una scuola dell’infanzia di Sassari.
“Un ritorno sui banchi - commenta Di Meglio - che ha rischiato di trasformarsi in dramma e che si aggiunge ad altri episodi analoghi verificatisi con allarmante frequenza nei nostri edifici scolastici. Da molto tempo, ormai, denunciamo l’inadeguatezza strutturale di tante scuole italiane che, oltre all’incolumità di alunni e docenti, compromette anche l’aspetto didattico”.
“Un intelligente piano di investimenti dedicato alla ristrutturazione e all’adeguamento funzionale degli edifici scolastici può essere un volano importante per lo sviluppo economico del Paese, soprattutto se libero dai vincoli di bilancio imposti dall’Unione europea. Occorre che la politica - conclude il coordinatore nazionale della Gilda - trovi la modalità adatta per superare due tradizionali grandi barriere che in Italia spesso ostacolano i processi di rinnovamento: le pastoie burocratiche e il rischio corruzione”.
Roma, 7 gennaio 2020
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Professione docente 2020: rimuovere la cappa
domenica 29 dicembre 2019
Nel nuovo numero in evidenza i risultati utili e positivi ottenuti dalla Gilda degli insegnanti per rinnovare la fiducia dei docenti e spingerli a rimuovere quella cappa che aleggia su molte scuole della Repubblica
Sì, si può di uscire dalla soggezione e rimuovere quella cappa che aleggia su molte scuole della Repubblica. Non che manchino i motivi di questa “sofferenza” nella professione docente: Rino Di Meglio, nel suo Punto, Uscire dalla soggezione si può, enumera tutti gli elementi non certo secondari che affliggono ormai la condizione degli insegnanti nella scuola. E’ vero, egli ci dice, ma è vero anche che l’azione sindacale, della Gilda, ha ottenuto diversi risultati positivi, passi che uno dopo l’altro stanno modificando un impianto normativo distruttivo. Questi risultati devono rinnovare la fiducia dei docenti e spingerli ad un impegno rinvigorito per uscire dalla soggezione.
Effettivamente, come abbiamo mostrato anche nei precedenti numeri del giornale, l’azione sindacale e professionale della Gilda ha mostrato la sua utilità. Parliamo di risultati non secondari che abbiamo presentato e presentiamo senza i toni trionfalistici e rumorosi che caratterizzano una propaganda politica demagogica e insincera, ma semplicemente con i nudi e semplici fatti.
La Storia, intanto, e il ripristino delle tracce di questa disciplina nell’ esame di Maturità. Ester Trevisan, Cronaca di una vittoria auspicata, ripercorre il cammino di protesta e di proposta della Gilda contro la decisione di eliminare dalla prova scritta dell’esame di Stato la possibilità di trattare un argomento storico. Ebbene, il Ministro della Pubblica Istruzione ha riportato la procedura alle norme precedenti, reintroducendo le tracce di storia e abolendo la “lotteria” delle tre buste, contro cui la Gilda aveva protestato. Ancora la Storia, con due riflessioni di storici di vaglia: Adolfo Scotto di Luzio, A margine di una discussione sull’importanza di insegnare la storia e Giovanni De Luna, Il web e la sfida insidiosa alla storia.
Poi, l’ottimo successo, condiviso con l’azione sindacale congiunta, di un Contratto per la Formazione dei docenti che ripristina la centralità del Collegio dei docenti su questa materia e introduce altro, di cui scrive Fabrizio Reberschegg, Ccni sulla formazione: un importante passo in avanti per la centralità del collegio dei docenti.
L’ utilità dell’azione sindacale è anche e soprattutto nella critica, costante, rigorosa e mai pregiudiziale e di parte. Mai la Gilda ha avuto Governi amici a cui abbia risparmiato critiche, sempre ha evidenziato a tutti scelte sbagliate dimostrando, nel merito, come quelle scelte fossero lesive della funzione istituzionale della scuola. Ecco dunque, in questo numero, un inserto, Scuola così non va!, dove vengono analizzati non solo alcuni punti ricorrenti della visione di una scuola” nuova”: Giovanni Carosotti scrive su Le soft skills, una storia vecchia; Danilo Falsoni Sulla didattica delle competenze, per una rivalutazione della conoscenza; ma anche il testo sull’ Educazione civica nella scuola, Ridare dignità alla politica contro la falsa idea della cittadinanza digitale, da parte di Maurizio Viroli, il quale con l’ acribia della sua alta competenza, ne evidenzia incongruenze, illogicità, veri e propri errori.
Critiche sono anche quelle di Gianluigi Dotti, Le buone intenzioni non bastano, sull’ esame del Documento di Economia e Finanza che non riserva investimenti aggiuntivi alla scuola; di Alberto Dainese, ”Non lasciare indietro nessuno”: due modi d’intenderla, un’ acuta analisi sul modo attuale di trattare i casi problematici a scuola; di Rocco Antonio Nucera, Diritto all’istruzione democratica e meritocratica, un invito deciso a ripristinare la qualità della nostra democrazia, intervenendo su un sistema scolastico che produce ignoranza e non cultura; di Fabrizio Reberschegg, che analizza il disastro annunciato degli Istituti professionali, Imparare lavorando, e imparare a lavorare; di Sergio Torcinovich, La scuola, insegnanti compresi, al servizio delle aziende, commento acuminato- come è doveroso- alle prove tecniche di Autonomia del Veneto e del suo Assessore all’ Istruzione, Elena Donazzan.
Poi le informazioni, anche queste necessarie e utilissime: Antonio Antonazzo continua l’ informazione precisa e sintetica del Decreto che dovrebbe chiudere la questione del precariato, Intese per decreto; Rosario Cutrupia, nel suo tradizionale appuntamento, riformula con accurata precisione, il dossier sul pensionamento, Quando e come andare in pensione (e con quanto).
Ancora, lo sguardo nelle vicende interne e tragiche, Valeria Ammenti, Cosa ci dice la tragedia del piccolo Leo, in cui la doverosa pietà non impedisce constatazioni sincere sulle condizioni del servizio scolastico; e la finestra sul mondo: Ave Bolletta, Il segreto del successo della scuola in Finlandia, un’ intervista ad un insegnante finlandese molto istruttiva, che rivela come parte del successo sia la grande considerazione sociale ancora riservata agli insegnanti; Marco Morini racconta come, solo da pochi giorni, la Scozia abbia abolito le scuole separate tra maschi e femmine, Separati a scuola.
Infine, Fabrizio Tonello, La società in retrocessione, recensendo due saggi , tiene viva l’ attenzione sul problema dell’ ineguaglianza sociale e dell’ arretramento dei relativi diritti e Massimo Quintiliani segnala un testo adatto ai docenti di nuova nomina L´arte di insegnare: Consigli pratici per gli insegnanti di oggi e presenta Bari, città cosmopolita da San Nicola ai Normanni.
Materiale vario e composito per conoscere, sapere e reagire con cognizione di causa.
Renza Bertuzzi
Legge di Bilancio, proclamato lo stato di agitazione per istruzione e ricerca
lunedì 16 dicembre 2019
Mercoledì 18 dicembre presidio e flash mob davanti al Miur dalle ore 17 alle 19
Un presidio con flash mob davanti al MIUR mercoledì 18 dicembre dalle ore 17 alle ore 19. Questa l’iniziativa con cui FLC Cgil, CISL FSUR, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams danno avvio allo stato di agitazione proclamato ufficialmente dalle segreterie unitarie a causa dei troppi nodi che restano ancora irrisolti nel momento in cui la legge di Bilancio 2020 giunge alle battute finali in Parlamento.
Dopo la riunione degli organismi nazionali al teatro Quirino di Roma, le cinque organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Istruzione e Ricerca chiamano ancora alla mobilitazione gruppi dirigenti, quadri e RSU per ribadire con forza gli obiettivi del documento unitario redatto dopo l’evento del 20 novembre.
In testa alle rivendicazioni, l’aumento delle risorse per il rinnovo contrattuale, visto che quelle stanziate nella legge di Bilancio consentono, a regime, un incremento delle retribuzioni di poco superiore all’inflazione: meno di 80 euro medi mensili, ben lontano dall’aumento a “tre cifre” promesso a più riprese.
Le richieste delle sigle sindacali riguardano anche la valorizzazione professionale e la perequazione retributiva rispetto al resto del personale della PA. “Il fatto che oltre il 40% dei lavoratori del comparto beneficia dell’elemento perequativo – affermano Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio - dimostra che le retribuzioni del comparto istruzione e ricerca sono significativamente inferiori a quelle delle altre pubbliche amministrazioni. Se le risorse stanziate per il rinnovo contrattuale sono comprensive della quota necessaria a finanziare il perequativo, l’aumento medio mensile reale si riduce a circa 70 euro: queste - spiegano i leader dei cinque sindacati - devono pertanto essere considerate aggiuntive rispetto a quelle occorrenti per il rinnovo contrattuale. Al fine di conseguire un reale avvicinamento alla media delle retribuzioni europee, è dunque necessario un ulteriore significativo stanziamento”.
Il presidio di mercoledì 18 dicembre punterà i riflettori anche sulle problematiche relative ai punti delle intese del 24 aprile e 1° ottobre rimasti inattuati, a partire dalla questione degli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA e dal mancato avvio del tavolo di confronto sui percorsi di formazione e abilitazione. I sindacati contestano inoltre le invasioni di campo su materie contrattuali che si stanno compiendo in sede di conversione del decreto scuola, che interviene sulla mobilità del personale docente; insistono inoltre sulla necessità di rivedere la normativa generale sul pubblico impiego e di rifinanziare e rendere più flessibile la composizione e l’utilizzo dei fondi del salario accessorio. Il presidio rilancerà anche le motivazioni delle manifestazioni unitarie del 3 dicembre sulla ricerca e del 16 dicembre sull’università.
FLC CGIL | CISL Scuola | UIL Scuola Rua | SNALS Confsal | GILDA Unams |
Francesco Sinopoli | Maddalena Gissi | Giuseppe Turi | Elvira Serafini | Rino Di Meglio |
Bonus merito e card, Gilda: destinare risorse al contratto
lunedì 16 dicembre 2019
Rino Di Meglio commenta l’emendamento Granato che dirotta le risorse del bonus merito nel Fondo di istituto
“È ora di dire basta al gioco delle tre carte con i fondi stanziati dalla famigerata legge 107/2015 per il bonus merito. Quelle somme, la cui destinazione abbiamo sempre contestato, riguardano unicamente i docenti e devono andare a incrementare le loro buste paga”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l’emendamento Granato che dirotta le risorse del bonus merito nel Fondo di istituto, mettendole dunque a disposizione anche del personale amministrativo.
“Oltre allo scippo subito dagli insegnanti, resta il danno provocato dalla ‘Buona Scuola’ con l’istituzione di un sistema premiale concettualmente sbagliato. Con estremo disappunto, siamo costretti a constatare che delle promesse sbandierate prima, durante e anche dopo la campagna elettorale rispetto alla legge 107 - attacca Di Meglio - ben poco si è realizzato, di fatto lasciandone l’impianto pressoché inalterato”.
“Al ministro Fioramonti, nel quale abbiamo trovato in varie occasioni un interlocutore disponibile, chiediamo di inserire nell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto le risorse del bonus merito e anche i 500 euro della card docente. Invece di distribuire oboli, - conclude il coordinatore nazionale della Gilda - occorre con urgenza intervenire sugli stipendi degli insegnanti i cui livelli sono non soltanto di gran lunga lontani dalla media europea, ma anche nettamente inferiori a quelli degli altri dipendenti del pubblico impiego”.
Roma, 16 dicembre 2019
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Pagina 119 di 184