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Pensioni, Gilda: anticipo Tfs in ritardo scandaloso
martedì 19 novembre 2019
Ancora in stallo la misura che sarebbe dovuta entrare in vigore con Quota 100
Ancora in stallo l’anticipo del TFS previsto dal Decreto legge n. 4/2019. La misura sarebbe dovuta entrare in vigore con Quota 100, così da consentire ai neo pensionati dal 1 settembre 2019 di riscuotere subito una parte del TFS, per un tetto massimo di 45.000 euro, pagando un tasso agevolato.
“Nonostante le nostre continue sollecitazioni - attacca la Gilda degli Insegnanti - il Governo non ha ancora emanato i decreti attuativi, bloccando di fatto il provvedimento. Si tratta di una negligenza molto grave che sta penalizzando molti docenti ai quali viene negata la possibilità, prevista per legge, di disporre anticipatamente di una somma di denaro con cui far fronte a impegni economici magari già assunti proprio in virtù di questa norma”.
“I tassi di mercato applicati dagli istituti bancari non sono di certo convenienti e non si può negare a tanti dipendenti pubblici l’opportunità, garantita da una legge dello Stato, di godere di condizioni più vantaggiose”.
“Questo ritardo è scandaloso, perché si tratta di somme versate dagli insegnanti durante gli anni di servizio e che lo Stato, cioè il loro datore di lavoro, dovrebbe aver accantonato per corrispondere la liquidazione nei tempi stabiliti dalla legge. Chiediamo, dunque, al Governo di porre fine a questa situazione vergognosa e di dare immediata attuazione alla norma sull’anticipo pensionistico”, conclude la Gilda.
Roma, 19 novembre 2019
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
ASSEMBLEA GILDA PER IL DISTRETTO DI MONTEBELLUNA - 26 novembre
Cari colleghi,
martedì 26 novembre 2019 ci sarà un'assemblea sindacale della Gilda degli Insegnanti per il distretto di Montebelluna dalle ore 8.00 alle ore 10.00 presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo 1 "Rita Levi Montalcini" di Montebelluna in via Papa Giovanni XXIII n°5.
Per la convocazione premere qui.
Vi aspettiamo numerosi, cercate di coinvolgere i vostri colleghi e come al solito controllate che ne venga data informativa da parte della vostra scuola.
Oggi presidio docenti precari a Montecitorio
lunedì 11 novembre 2019
Sindacati: il Governo rispetti accordi e impegni assunti
Un presidio dei docenti precari oggi pomeriggio a Montecitorio, a partire dalle ore 15.30, per chiedere con forza il rispetto pieno degli impegni assunti dal Governo prima a Palazzo Chigi nell’aprile scorso, poi nell’accordo del 1° ottobre con il Ministro dell’Istruzione, e disattesi nel Decreto Legge 126/2019 con misure urgenti per la scuola.
Salvaguardare la continuità di servizio dei diplomati magistrali garantendo così anche la continuità didattica, completare l’attuazione del decreto precari e istituire un sistema strutturale di abilitazioni all’insegnamento sono i tre punti al centro del sit-in che animerà piazza Montecitorio.
La scuola esige qualità e la stabilità del lavoro ne è condizione imprescindibile; le misure adottate finora non vanno in questa direzione. Occorrono, dunque, una serie di emendamenti al decreto che, in sede di conversione, ne modifichino il testo mantenendo fede ai patti sottoscritti.
Urge, inoltre, un confronto sulle problematiche rimaste in sospeso e rimandate dall’accordo del 1° ottobre ai Ddl collegati alla Legge di Bilancio. Al riguardo è indispensabile avviare quanto prima la discussione per definirne i contenuti, come prevede l’intesa. Successivamente è necessario adoperarsi affinché i percorsi legislativi si concludano nel più breve tempo possibile, e i provvedimenti possano trovare tempestiva attuazione: lo esige la tempistica che regola l’organizzazione e la gestione del sistema scolastico.
Oltre alla mobilitazione dei docenti precari, è in corso anche quella riguardante gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, con quattro assemblee interregionali di cui una già svolta sabato scorso a Milano. I sindacati chiedono che sia riconosciuto il valore della competenza professionale acquisita sul campo, di cui tenere conto nei percorsi di accesso al profilo di DSGA. Occorre al riguardo intervenire con un apposito emendamento in sede di conversione del decreto 126, scongiurando in tal modo le annunciate dimissioni degli interessati dall´incarico.
Dl precari, FGU-Gilda: monco e poco efficace senza ddl abilitazioni
Senza il Disegno di Legge sulle abilitazioni, il Decreto precari oggi in discussione risulta monco e rischia di fallire l’obiettivo per il quale è stato concepito e che consiste nell’avvio di una procedura abilitante strutturale in grado di ridurre a percentuali fisiologiche il fenomeno del precariato. Ci aspettiamo, pertanto, che il Disegno di legge sulle abilitazioni venga presto inviato alle Camere per una sua celere approvazione.
Così la delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti ha esordito questa mattina l’audizione davanti alle Commissioni Istruzione e Lavoro di Montecitorio.
Entrando nel merito dei contenuti del Decreto 126, la FGU-Gilda degli Insegnanti ha posto l’accento in particolare su alcuni aspetti qui di seguito elencati sinteticamente.
SCUOLE PARITARIE
Ok alla procedura concorsuale anche per i docenti con servizio nelle paritarie ma utile ai soli fini abilitativi (sbocco naturale di stabilizzazione in una scuola paritaria). Ok prova scritta informatizzata analoga, ma distinta, tra chi partecipa, oltre che a fini abilitativi, anche ai 24.000 posti vacanti riservati a chi ha almeno tre anni di servizio nella scuola statale.
SOSTEGNO
Sarebbe opportuno chiarire che il servizio effettuato su posto di sostegno senza titolo è, come avviene regolarmente, riconosciuto in tutto e per tutto come servizio specifico sulla classe di concorso dalla quale si è ricevuta la nomina. Vista la carenza cronica di docenti specializzati sul sostegno, sarebbe inoltre opportuno consentire la partecipazione al concorso straordinario degli specializzati sia per la scuola secondaria di primo grado che a quella di secondo grado. Per la prova orale, si ritiene opportuno valutare il periodo di formazione e prova.
24 CFU
Oltre a quelle per i 24mila vincitori, lo Stato si faccia carico anche delle spese per l’acquisizione dei 24 crediti formativi universitari sostenute dai candidati al concorso straordinario che, pur avendolo superato, non rientrano nel contingente previsto per le assunzioni.
Netta contrarietà alla soppressione delle disposizioni transitorie che consentivano ai docenti con tre anni di servizio di accedere alla procedura ordinaria senza i 24 CFU.
EDUCAZIONE CIVICA (LEGGE 92/2019)
Servono correzioni ed integrazioni per evitare che gli insegnanti siano gravati da ulteriori incombenze burocratiche senza un compenso adeguato.
Roma, 12 novembre 2019
UFFICIO STAMPA GILDA INSEGNANTI
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