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Diplomati magistrale: politica tuteli interessi di tutti
lunedì 26 febbraio 2018
Rino Di Meglio in merito alla questione dei diplomati magistrali e agli effetti della sentenza del Consiglio di Stato
"Urge una soluzione politica che tenga conto del rispetto dei legittimi interessi di tutti".
È quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito alla questione dei diplomati magistrali e agli effetti della sentenza del Consiglio di Stato.
"Si tratta di un pasticcio creato dal Ministero dell´Istruzione che sull´ingresso nelle Graduatorie ad esaurimento ha varato norme confuse interpretate poi in modi contrastanti dalla Magistratura. Adesso è compito della politica risolvere il problema".
"Tra l´altro - sottolinea Di Meglio - non si può non tener conto di tutti quei precari che hanno conseguito un diritto alla stabilizzazione in base alle norme europee avendo superato i 36 mesi di servizio. Non si può neppure far finta di non vedere che nelle regioni centro-settentrionali c´è un´assoluta carenza di docenti per la scuola primaria e che le relative graduatorie sono in molti casi esaurite. Inoltre i numerosi pensionamenti previsti determineranno la disponibilità di ulteriori e numerosi posti in organico".
"Occorre salvaguardare tutte le posizioni - conclude il coordinatore nazionale della Gilda - evitando licenziamenti di massa ed inutili guerre tra insegnanti".
Roma, 26 febbraio 2018
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti
Concorso docenti, risposte alle domande più frequenti
lunedì 19 febbraio 2018
Indicazioni utili per chi ha i titoli previsti. A cura di Antonietta Toraldo
Come e quando si presentano le domande?
Le domande si presentano a partire dalle ore 23,59 del 20 febbraio 2018 alle 23,59 del 22 marzo 2018 attraverso il sistema delle istanze on line.
I candidati possono concorrere per più classi di concorso o tipologia di posto presentando un´unica istanza.
Quali sono i requisiti per partecipare al concorso?
Possono partecipare tutti i docenti che sono in possesso di abilitazione conseguita entro il 31 maggio 2017 per la classe di concorso che richiedono.
Sono previsti limiti di età?
Non ci sono limiti di età per partecipare al concorso.
Quali sono i requisiti per chi vuole partecipare per i posti di sostegno?
Per chi intende partecipare per i posti di sostegno il requisito richiesto è oltre all´abilitazione per una classe di concorso anche la specializzazione.
Chi sta frequentando il corso di specializzazione per il sostegno può partecipare con riserva a condizione che il titolo venga conseguito entro il 30 giugno 2018.
Quali requisiti devono possedere gli ITP per partecipare al concorso?
Gli ITP devono essere inclusi nelle GAE o nelle GI di II fascia alla data del 31 maggio 2017.
Cosa deve fare chi ha conseguito l´abilitazione all´estero?
I docenti in possesso di abilitazione conseguita all´estero (entro il 31 maggio 2017) devono aver chiesto il riconoscimento di tale abilitazione alla data di scadenza del bando e possono presentare domanda con riserva.
A quali classi di concorso fa riferimento il bando?
Il concorso fa riferimento alle nuove classi di concorso. Le abilitazioni precedenti confluiscono nelle nuove classi di concorso. A tal proposito conviene consultare la tabella di confluenza tra le nuove e vecchie classi di concorso.
Quali sono le dichiarazioni da fare nella domanda?
• Possesso dell´abilitazione e/o della specializzazione su sostegno;
• Requisiti generali di partecipazione (cittadinanza, idoneità fisica, condanne penali ecc.);
• Conoscenza della lingua straniera che sarà oggetto di valutazione nella prova orale;
• Titoli e servizi valutabili posseduti alla data di scadenza.
Qual è il punteggio previsto per i titoli posseduti?
Per i titoli è previsto un punteggio complessivo massimo di 60 punti così suddivisi:
• 34 max per il titolo di accesso;
• 25 max per altri titoli culturali e professionali;
• 30 max per i servizi d´insegnamento;
• 9 max per le pubblicazioni.
A tal proposito si consulti la tabella di valutazione allegata al DM 995/17.
E´ previsto il pagamento di una tassa?
Sì, per partecipare al concorso bisogna dichiarare all´atto della domanda di aver effettuato un bonifico di € 5,00 sul conto corrente bancario intestato a:Sezione di tesoreria 348 Roma succursale
IBAN: IT79B0100003245348013240701
Causale: «regione - classe di concorso/posto di sostegno - nome e cognome - codice fiscale del candidato»
Si effettua un bonifico per ciascuna classe di concorso richiesta.
E´ possibile presentare domanda in più regioni?
No, la domanda va presentata in una sola regione anche se si concorre per più classi di concorso.
I docenti con contratto a tempo indeterminato possono partecipare al concorso?
Sì, il bando ha accolto la sentenza della Corte Costituzionale. I docenti con contratto a tempo indeterminato possono partecipare al concorso purché posseggano l´abilitazione per la classe di concorso richiesta e/o la specializzazione per il sostegno per i relativi posti.
I docenti di ruolo possono concorrere anche per la Classe di concorso per la quale sono già stati assunti?
Il bando non pone alcun divieto specifico a riguardo, pertanto, si desume che possano farlo per cambiare regione.
Ai docenti di ruolo sarà valutato il servizio prestato con contratto a tempo indeterminato?
La tabella di valutazione prevede solo la valutazione dei titoli di servizio con contratto a tempo determinato.
I docenti di ruolo dovranno frequentare anch´essi il terzo anno del FIT?
Sì, in quanto previsto dalla procedura concorsuale. Contrariamente agli altri docenti che all´atto dell´ ammissione al percorso verranno cancellati da tutte le graduatorie, i docenti di ruolo non rischieranno nulla circa il loro ruolo in caso di esito negativo dell´anno di FIT.
Concorso docenti abilitati, pubblicato il bando
venerdì 16 febbraio 2018
Domande su Istanze on line, dal 20 febbraio al 22 marzo 2018
Come avevano anticipato, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi, 16 febbraio, il bando per il concorso 2018 riservato ai docenti in possesso di abilitazione per la classe di concorso richiesta e/o di specializzazione su sostegno per il grado di scuola prescelto, previsto dal decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017.
Potranno partecipare i docenti in possesso di abilitazione o specializzazione entro il 31 maggio 2017. Per gli insegnanti tecnico pratici, oltre al requisito dell´abilitazione, è prevista anche l´iscrizione nelle graduatorie (GaE o seconda fascia di istituto) entro il 31 maggio 2017.
Il detto termine del 31 maggio 2017 è derogato per
- i docenti che conseguiranno il titolo di specializzazione per le attività di sostegno entro il 30 giugno 2018;
- i docenti che hanno conseguito il titolo abilitante o la specializzazione sul sostegno all´estero entro il 31 maggio 2017 e presentano al Miur la relativa domanda di riconoscimento, entro la data di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso;
- i docenti che possiedono i requisiti di partecipazione per effetto di provvedimenti giudiziari non definitivi.
Nel bando sono indicate le procedure per la costituzione, per ogni classe di concorso della scuola secondaria, di una graduatoria di merito regionale, dalla quale si viene poi ammessi al percorso annuale o terzo anno FIT, superato il quale si è assunti in ruolo.
La domanda andrà presentata, per tutte le classi di concorso per cui si partecipa, per un´unica regione, dal 20 febbraio al 22 marzo 2018 ore 23.59 su Istanze on line, indicando la lingua straniera (scelta tra francese, inglese, spagnolo e tedesco) oggetto di valutazione durante la prova orale.
A 67 anni il MIUR le vieta di insegnare e la Corte d’Appello di Venezia la riammette
Due anni fa un’insegnante trevigiana, precaria della scuola, è stata depennata dalle GAE provinciali e dalle Graduatorie d’Istituto per il compimento di 67 anni d’età.
Questa esclusione avrebbe determinato gravi effetti per l’insegnante perché le avrebbe impedito di maturare il diritto alla pensione minima.
Veniva quindi assistita dalla Gilda degli Insegnanti di Treviso e dalla Coordinatrice provinciale Michela Gallina, nella richiesta di poter continuare ad insegnare fino a 70 anni, così come la legge concede ai dipendenti, anche insegnanti, a tempo indeterminato. Veniva dunque contestata al MIUR la violazione della clausola 4 dell’Accordo Quadro Europeo sul lavoro a tempo determinato, allegato alla Direttiva Europea 1999/70/CEE, che tutela il diritto dei lavoratori a tempo determinato a non essere discriminati.
Il Miur non accettava tale richiesta costringendo l’insegnante a rivolgersi al Tribunale del Lavoro di Treviso che rigettava il suo ricorso e poi alla Corte d’Appello di Venezia che, invece, nei giorni scorsi, rovesciava la sentenza di primo grado e accertava il diritto all’inserimento in GAE e nelle Graduatorie d’Istituto, obbligando il MIUR ad adeguarsi su richiesta del legale della Perugini, Avvocato Innocenzo D’Angelo.
Così ora l’insegnante alla fine di un sofferto iter processuale potrà rientrare a scuola per insegnare, ottenendo supplenze fino alla fine di quest’anno scolastico e un incarico annuale l’anno prossimo fino al raggiungimento d i 20 anni di contributi.
Con la sua pronuncia la Corte d’Appello di Venezia ha quindi stabilito il principio che:
“anche un lavoratore con contratti a tempo determinato ha diritto a lavorare oltre i 67 anni di età e fino ai 70 se ciò è necessario per raggiungere il requisito minimo dei 20 anni di contributi previdenziali in analogia a quanto già la legge riconosce ai lavoratori a tempo indeterminato.”
Questo principio ha portata generale e si applica a tutti i lavoratori e non solo a quelli della scuola, si tratta di un importante precedente a livello di Corte d’Appello, finora vi erano solo precedenti di alcuni Tribunali.
“La vicenda ha dei risvolti paradossali se consideriamo come la legge Fornero, innalzando i requisiti minimi pensionistici, abbia incontrato la disapprovazione per non parlare di disperazione in gran parte dei lavoratori e al contempo, indipendentemente dalla Fornero e, per contro, chi vorrebbe poter lavorare oltre i limiti di età si trovi a sua volta ostacolato”. Afferma la dr.ssa Michela Gallina, coordinatrice prov. della Gilda degli Insegnanti e continua: “Si renderebbe a questo punto necessaria una seria riflessione sull’opportunità di rendere flessibile l’età pensionabile”.
Treviso, 15 febbraio 2018
La Coordinatrice prov.
dr.ssa Michela Gallina
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