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Contratto Scuola, continua la trattativa all´Aran
lunedì 15 gennaio 2018
Disciplina e sanzioni e relazioni sindacali i temi dell´incontro.
Ha avuto luogo oggi all´Aran un nuovo incontro per il CCNL della sezione Scuola del Comparto Istruzione.
La prima parte dell´incontro è stata dedicata alla questione disciplina e sanzioni. Al riguardo la nostra delegazione ha sollevato un´eccezione di procedibilità in quanto sarebbero ancora vigenti le norme speciali del testo unico del 1994.
Anche le altre organizzazioni hanno chiesto il rinvio dell´argomento ad una specifica sequenza contrattuale.
L´Aran si è impegnato ad un approfondimento giuridico sulla questione.
La seconda parte della seduta ha toccato l´argomento relazioni sindacali. L´Aran ha affermato che il quadro giuridico vigente non consentirebbe di ridare molto spazio alla contrattazione su materie che ritiene devolute al potere dirigenziale dalla legge. Di parere opposto le delegazioni di tutti i sindacati.
In attesa che arrivi l´integrazione dell´atto di indirizzo, il prosieguo della trattativa è stato rinviato a mercoledì 17 pomeriggio.
DOCENTI ESODATI, SCANDALOSO SILENZIO DEI MEDIA
Cari colleghi, voglio rendere partecipe tutta la categoria dei nostri associati, indipendentemente dal fatto che ne siano coinvolti in prima persona, ma anche e soprattutto come cittadini prima ancora che insegnanti, dell’enorme tegola caduta sulla testa a più di 200 nostri associati solo per la provincia di Treviso (ma sono circa 80mila a livello nazionale) che rischiano di diventare gli esodati della scuola. Si sta creando una vera e propria emergenza sociale.
Ieri 20 dicembre, è stata pubblicata la sentenza a seguito dell’adunanza plenaria del 15 Novembre u.s. del Consiglio di Stato che ha espresso parere sfavorevole rispetto al diritto dei diplomati magistrali di rimanere inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento. Questo avviene dopo due anni di posizioni ondivaghe del Consiglio di Stato e del TAR Lazio che hanno più volte accolto e poi respinto le istanze generando aspettative ed illudendo gli interessati, soprattutto coloro che lavorano nella scuola da 10-20 anni da graduatorie di istituto. Precisiamo che alcuni hanno perfino lasciato il lavoro a tempo indeterminato presso le scuole paritarie per accettare il ruolo con riserva o anche solo l’incarico annuale nella scuola statale. L’ulteriore grande problema nasce dall’incrocio del dispositivo di sentenza con i dettami della L. 107/2015 (Buona scuola): a partire dal 1° settembre 2018, gran parte dei coinvolti, avendo maturato i 36 mesi di servizio successivamente al 1° settembre 2015, non potrà più stipulare ulteriori contratti a tempo determinato perché Renzi ha deciso di licenziarli, ovvero non nominarli più, per non doverli assumere in ruolo (a seguito delle disposizioni della Corte di Giustizia Europea che vieta la reiterazione di contratti a tempo determinato) e questa è stata per lui la soluzione del problema.
Sta per essere scritta una delle pagine più tristi della storia della scuola italiana, laddove le scuole non provvedono a fare le sostituzioni in caso di assenze del personale perché non si trovano insegnanti disponibili e laddove ci sono posti vacanti che non vengono messi a ruolo a causa dei tagli all’istruzione, decine di migliaia di persone che vogliono insegnare ed attualmente lo stanno facendo, saranno lasciate a piedi. Non si capisce neppure chi potranno mandare in cattedra il prossimo anno. A fronte di questo caos, denunciamo l’inerzia del MIUR, più volte sollecitato ad intervenire a sanare la situazione con intervento normativo, per non aver provveduto a considerare nessuna delle ipotesi suggerite dalla nostra organizzazione sindacale e non solo e critichiamo anche la scelta del Ministro Fedeli che proprio in questo momento di forte criticità non trova idea migliore se non dimettersi.
Voglio rassicurare gli interessati che, come sindacato, faremo tutto quello il possibile per cercare una soluzione, dalle manifestazioni ad ulteriori azioni giudiziarie. Stiamo valutando la possibilità di chiedere che in merito si esprima la Corte Costituzionale. Parallelamente valuteremo di riprendere i contenziosi per la stabilizzazione in Corte di Giustizia Europea perché la grande maggioranza dei nostri associati ha ben più di 36 mesi di servizio alle spalle e non è vero che La Buona scuola, attraverso il piano straordinario di assunzioni, ha sanato il precariato, è ora di smetterla di fare propaganda elettorale giocando con la vita delle persone!!!!!
Nel frattempo i provvedimenti cautelari in corso che hanno consentito l’immissione con riserva sono ancora validi e lo resteranno fino a che non ci sarà una pronuncia di merito del TAR del Lazio. Con tutta probabilità sarà possibile per tutti concludere l’anno scolastico, anche perché altrimenti le scuole primarie dovrebbero chiudere. Di conseguenza i contratti stipulati saranno ancora validi e lo resteranno fino alla pronuncia di merito.
Federazione GILDA-UNAMS GILDA DEGLI INSEGNANTI Viale Felissent 86/L - 31100 Treviso e-mail:
COMUNICATO STAMPA
“La decisione dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato costituisce l’ennesima sconfitta della politica scolastica del Governo”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta la sentenza di Palazzo Spada di rigettare i ricorsi per l’inserimento nelle GaE dei diplomati magistrali ante 2001.
“La Gilda - prosegue Di Meglio - ritiene che il ministero dell’Istruzione debba con urgenza pronunciarsi sull’intera situazione, assumendosi la responsabilità politica di indicare soluzioni eque e definitive”.
Il coordinatore nazionale della Gilda sottolinea, inoltre, che “la decisione del supremo consesso della giustizia amministrativa contraddice clamorosamente le numerose sentenze precedenti dello stesso Consiglio di Stato” e che “continueranno a determinarsi numerose situazioni di disparità: la sentenza non agirà infatti sulle decisioni già divenute definitive e neppure su quelle, eventualmente contrarie, assunte dai giudici del lavoro”.
“In ogni caso, nei prossimi mesi, numerosi insegnanti di scuola primaria perderanno il ruolo e assumeranno incarichi di supplenza rischiando poi di essere licenziati definitivamente al compimento dei 36 mesi, in base all’assurda previsione della legge 107/2015”.
“In tutto questo la politica non è stata in grado di intervenire minimamente - conclude Di Meglio -, basti pensare che non è stato previsto il nuovo sistema di reclutamento per la scuola primaria, né sono previsti i concorsi ai quali i diplomati magistrali potrebbero legittimamente partecipare, né una fase transitoria”.
Roma, 21 dicembre 2017 Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Sconcertata per questo pessimo regalo di Natale, vi esprimo tutta la mia più sincera solidarietà e mi auguro che tutta la categoria si senta parte in causa e si indigni per quanto sta avvenendo, l’indifferenza e l’individualismo sono i nostri peggiori nemici.
Michela Gallina e tutto il Direttivo
Treviso, 21.12.17
Rinnovo contratto, il secondo incontro all´Aran
giovedì 11 gennaio 2018
Presentata dall´Aran una bozza di articolato solo sulla parte normativa. Restano sospesi i nodi principali, quelli sulla parte economica
Si è svolto oggi all´Aran il secondo incontro riservato alla sezione Scuola del Comparto.
L´Aran ha consegnato una bozza di articolato solo sulla parte normativa, relativa a relazioni sindacali, norme disciplinari, orario dei docenti e poco altro.
Le nuove norme contrattuali sostituirebbero solo in parte i precedenti contratti (Scuola, Università, Afam e Ricerca), che resterebbero quindi in vigore per tutte le parti non toccate dal nuovo CCNL.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto tempo per esaminare e discutere nel merito gli articoli della bozza, presentata al tavolo esclusivamente in occasione dell´incontro odierno.
Il Coordinatore Nazionale è comunque intervenuto sulla parte orario dei docenti, dichiarando la propria indisponibilità a modifiche che introducano nella funzione docente compiti impropri, quali ad esempio il tutoraggio degli alunni ALS, o la formazione. "Si tratta di mansioni", ha dichiarato Rino Di Meglio, "che debbono andare in altre parti del contratto e debbono essere quantificate e retribuite".
Le organizzazioni sindacali hanno poi presentato, di comune accordo, una controproposta sulla parte relazioni sindacali tesa a ripristinare la contrattazione su tutte le materie (mobilità, FIS) e ad introdurre criteri di trasparenza. Il presidente dell´ARAN, dott. Gasparrini, si è riservato di approfondirle e valutarle.
Restano sospesi i nodi principali, quelli sulla parte economica, in attesa di conoscere l´atto di indirizzo e la risposta del governo alla richiesta di riportare nella contrattazione sindacale le risorse stanziate dalla legge 107/15, in particolare il "bonus" merito, sottraendolo alla discrezionalità dei dirigenti scolastici.
L´incontro è stato aggiornato a lunedì 15 gennaio.
Nuovo regolamento visite fiscali e assenze per malattia
sabato 13 gennaio 2018
Dal 13 gennaio 2018 visite fiscali con controlli sistematici e a ripetizione, soprattutto a ridosso dei giorni di riposo o in prossimità delle giornate festive
Dal 13 gennaio 2018 sono in vigore le nuove disposizioni per le visite fiscali dovute a malattia, contenute nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione pubblica n. 206 del 17 ottobre 2017 (cosiddetto decreto Madia), pubblicato in G.U. (Serie Generale- n.302 del 29-12-2017).
Di seguito gli aspetti principali del decreto.
► La visita fiscale può essere richiesta, dal datore di lavoro pubblico, fin dal primo giorno di assenza dal servizio per malattia del dipendente pubblico mediante utilizzo del canale telematico messo a disposizione dall´INPS (art. 1).
► Le visite fiscali possono essere effettuate con cadenza sistematica e ripetitiva, anche in prossimità delle giornate festive e di riposo settimanale (art. 2).
► Le fasce orarie di reperibilità non sono state modificate e restano fissate secondo i seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L´obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi (art. 3).
► Sono esclusi dall´obbligo di reperibilità i dipendenti per i quali l´assenza è riconducibile ad una delle seguenti circostanze:
a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
b) causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo all´ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della Tabella A allegata al DPR n. 834/1981, ovvero a patologie rientranti nella Tabella E del medesimo decreto;
c) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67% (art. 4).
► Il medico è tenuto a redigere, nelle modalità telematiche indicate dall´INPS, il verbale contenente la valutazione medico legale relativa alla capacità o incapacità al lavoro riscontrata (art. 5).
► La variazione dell´indirizzo di reperibilità deve essere comunicata dal dipendente all´amministrazione presso cui presta servizio (art. 6).
► In caso di mancata effettuazione della visita per assenza del lavoratore all´indirizzo indicato:
- è data immediata comunicazione motivata al datore di lavoro che l´ha richiesta;
- il medico fiscale rilascia apposito invito a visita ambulatoriale per il primo giorno utile presso l´Ufficio medico legale dell´INPS competente per territorio (art. 7).
► Qualora il dipendente non accetti l´esito della visita fiscale, il medico è tenuto ad informarlo del fatto che:
- deve eccepire il dissenso seduta stante;
- il dissenso deve essere sottoscritto dal dipendente;
- deve sottoporsi a visita fiscale, nel primo giorno utile, presso l´Ufficio medico legale dell´INPS competente per territorio, per il giudizio definitivo (art. 8).
► Ai fini del rientro anticipato dal lavoro, per guarigione anticipata rispetto al periodo di prognosi inizialmente indicato nel certificato di malattia, il dipendente è tenuto a richiedere un certificato sostitutivo al medesimo medico che ha redatto la certificazione di malattia ancora in corso di prognosi oppure ad altro medico in caso di assenza o impedimento assoluto del primo (art. 9).
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